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Dott.ssa Maria Conese

Dott.ssa Silvia Seta

Che cos’è l’EMDR?

 

Sempre più utilizzata dagli psicoterapeuti, e ormai nota anche al grande pubblico, la terapia EMDR (Eye Movement Desensitization & Reprocessing – desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), è un approccio psicoterapeutico strutturato, riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2013 come trattamento d’elezione per la cura di eventi traumatici.

La terapia EMDR viene utilizzata anche per il trattamento di svariati sintomi collegati ad esperienze negative di vita, e non solo.

Ecco le domande più comuni relative alla terapia EMDR:

Terapia EMDR: come funziona?

La terapia EMDR utilizza la stimolazione bilaterale alternata (oculare, tattile o acustica), somministrata da uno psicoterapeuta esperto, per rielaborare il ricordo dell’esperienza che è stata negativa o traumatica da un punto di vista emotivo.

Nel corso della/e seduta/a con il metodo EMDR, i ricordi vengono “desensibilizzati”, ovvero perdono la loro potenza negativa, indipendentemente da quanto tempo è trascorso dall’evento originario disturbante. Nel frattempo, è possibile raggiungere una rielaborazione più adattiva del ricordo stesso, in modo non produca più sintomi psicologici.

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La terapia EMDR funziona? È efficace?

EMDR è un approccio evidence-based e sono ormai numerosissimi gli studi pubblicati su riviste scientifiche che ne attestano la validità per un’ampia gamma di problematiche psicologiche. Le ricerche hanno evidenziato un’efficacia neurobiologica comprovata.

Hanno approvato la terapia EMDR:

  • American Psychological Association (1998-2002)

  • Ministero della Salute Italiano (2003)

  • American Psychiatric Association (2004)

  • International Society for Traumatic Stress Studies (2010)

  • Organizzazione Mondiale della Sanità (2013)

Naturalmente, è opportuno affidarsi ad un terapeuta con esperienza, e appositamente formato. A questo link è possibile consultare la mia formazione di base e specialistica nel trattamento EMDR per diverse situazioni di disagio psicologico. Ho conseguito nel 2014 e nel 2020 la certificazione europea “Practitioner” (terapeuta esperto) accreditato da EMDR Europe.

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EMDR come funziona – Le basi scientifiche del metodo:

Il presupposto di base è che per trovare sollievo rispetto ai sintomi attuali del paziente, è necessario risolvere in maniera adattiva le esperienze traumatiche o negative che ne sono la causa.

La cornice teorica di riferimento è quella dell’AIP (Adaptive Information Processing – Shapiro, 1995). Secondo il modello della Processazione Adattiva dell’Informazione, i ricordi traumatici vengono fissati nella memoria assieme alle caratteristiche che il soggetto ha sperimentato nel momento in cui stava vivendo l’evento: sono quindi presenti emozioni disturbanti, sensazioni fisiche, immagini, aspetti percettivi e sensoriali e convinzioni sul Sé.

Quando l’evento è troppo intenso per essere “digerito” dal nostro cervello, tutte queste informazioni rimangono bloccate (“congelate”) all’interno delle reti neurali. Il ricordo può rimanere così “isolato” all’interno delle strutture cerebrali e, proprio perché non elaborato, continuare a produrre disagio psicologico e sintomi anche per molti anni.

 

Si può affermare quindi che non sempre “il tempo cura le ferite”, ma è necessario un intervento specialistico.

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Dato il riconoscimento a livello mondiale dell’efficacia di questo metodo terapeutico per il trattamento del trauma, ad oggi più di 120.000 clinici in tutto il mondo usano questa terapia. Milioni di persone sono state trattate con successo negli ultimi anni.

Cosa si intende per TRAUMA PSICOLOGICO secondo la terapia con approccio EMDR?

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Al “Trauma Psicologico” sono state date diverse accezioni nel corso della storia della psicologia (della psicoterapia, o della psicotraumatologia). Analizzando l’etimologia della parola (“ferita” in greco), possiamo definirlo come una “ferita dell’anima”: qualcosa  rompe il modo di vivere abituale della persona, rompe gli equilibri e generalmente ha un impatto forte e negativo sulla persona che lo vive.

 

Possiamo distinguere tra:

  • i traumi con la “t” minuscola, che consistono in esperienze di vita anche comuni: la percezione di essere in pericolo può anche non essere particolarmente intesa. Molti eventi che ci hanno segnato in modo negativo, e di cui magari portiamo ancora le ferite, possono essere definiti traumatici. Si può trattare per esempio di problematiche con le figure di riferimento dell’infanzia (conflitti, umiliazioni, o separazioni brusche); oppure di eventi di vita piuttosto comuni ma stressanti dal punto di vista emotivo (lutti e separazioni, malattie, conflitti familiari, perdita del lavoro, etc.).

 

  • I Traumi con la T maiuscola sono invece eventi che ci hanno messo in contatto con un’intensa sensazione di pericolo, in cui siamo venuti a contatto (o a rischio) con la morte, e in cui la nostra integrità fisica, o quella delle persone vicine, è stata minacciata. A questa categoria appartengono esperienze di maggiore portata come catastrofi naturali (per esempio un terremoto), o disastri causati da mano umana (incidenti gravi, violenze subite o assistite, o abusi).

 

Queste situazioni portano ad una reazione emotiva più o meno intensa, a seconda delle circostanze e della persona. Non tutti reagiscono allo stesso modo e la reazione psicofisica può variare anche di molto da soggetto a soggetto. Il cervello e l’organismo intero affrontano, dopo l’evento traumatico, una reazione di stress fisiologico.

Talvolta il nostro sistema nervoso è in grado di “digerire” autonomamente tutte le informazioni e le reazioni emotive. Talvolta, è invece impossibile tornare all’equilibrio precedente,  poiché l’impatto emotivo dell’evento è stato troppo forte. In tutti questi casi, può essere utile un trattamento con la terapia EMDR.

 

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EMDR come funziona: come si svolge una seduta di terapia EMDR?

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La terapia EMDR può essere iniziata dopo uno o più colloqui preliminari dedicati all’anamnesi, alla raccolta di informazioni e all’applicabilità del metodo, per poi stendere un piano di lavoro efficace e mirato.

Durante la seduta EMDR vera e propria vengono alternati momenti di stimolazione bilaterale alternata con momenti di dialogo e verbalizzazione, in un ritmo cadenzato, sempre guidato dal terapeuta.

Al termine del trattamento EMDR, l’’esperienza viene utilizzata dal paziente in modo costruttivo e viene integrata in uno schema positivo dal punto di vista cognitivo ed emotivo.

È opportuno sottolineare che i ricordi non vengono rimossi, ma vengono percepiti con un distacco più sano e neutrale, anche i ricordi che sono stati particolarmente negativi o disturbanti.

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